Allo stesso modo un’azienda sceglie i suoi fornitori, i suoi consulenti e professionisti.
Ma quanto costa ottenere una buona reputazione sul mercato?
Risulta assai difficile quantificare il lavoro e gli investimenti affrontati da un’azienda affinché il suo marchio goda di una reputazione che comunichi fiducia, qualità ed etica.
Parliamo di anni di lavoro, a volte di generazioni, di individui che hanno puntato sulla qualità e su una sostanziale attività di monitoraggio in tutte le aeree del proprio business.
La credibilità di un’Azienda è quindi un fattore economico ma che può essere rovinato in seguito ad un evento negativo. Basti pensare, ad esempio, come spesso accade e come spesso siamo abituati a leggere sulla stampa nazionale, di querele in merito a reati commessi da un’Azienda.
In qualità di avvocato penalista mi sono trovato diverse volte in tali situazioni: il mio assistito, l’Azienda, aveva perso parte della sua credibilità nonostante accuse infondate verificate successivamente in sede processuale.
Diversi anni fa, in qualità di difensore mi chiesi fin da subito se il mio lavoro avesse potuto finire là dove la causa sarebbe stata vinta.
Certamente no.
Lo Studio poteva svolgere un’attività di comunicazione al fine di ripristinare il lavoro svolto dall’Azienda e restituendo al mercato l’immagine del brand che era abituato a conoscere. I primi prestigiosi incarichi, le docenze e le presenze televisive han fatto sì che il “cerchio si chiudesse” mediante una intensa attività di informazione ai media sull’esito delle cause.
Attività gratificante se pensiamo che dietro un brand ci sono lavoratori e, come spesso accade, un corposo indotto. Gratificante la relazione che si crea tra avvocato-azienda!